13 novembre 2020 – Sciopero nazionale Operator* Sociali

Adesione allo Sciopero Nazionale per l’intera giornata del 13 novembre 2020

per i lavoratori e le lavoratrici (compresi i somministrati) dei contratti Coop. Sociali, Uneba, Aninsei, Agidae, Misericordie, Valdesi e degli altri contratti di associazioni, fondazioni, cooperative sociali, aziende speciali, imprese e società operanti nei settori socio-educativi, socio-sanitari, accoglienza per rifugiati e migranti, servizi di assistenza alla persona (diurni e residenziali) in appalto, affidamento, concessione, accreditamento, sia pubblici che privati, impiegati nei servizi integrativi, di assistenza alla comunicazione e all’integrazione scolastica per l’inclusione degli alunni disabili nelle scuole di ogni ordine e grado, in attuazione della Legge 104/1992 indetto dalle Sigle Sindacali SGB, SIAL Cobas, ADL Cobas
La Federazione Nazionale denominata Unione Sindacale Italiana – Educazione (in sigla USI-ED) aderisce all’Unione Sindacale Italiana (in sigla USI-CIT) e ne costituisce sindacato di settore.
Premesso quanto sopra, USI-Educazione aderisce allo sciopero proclamato dalle Sigle SGB, SIAL Cobas e ADL Cobas per l’intera giornata del 13 novembre 2020 per i lavoratori operanti nei settori socio-educativi, socio-assistenziali, socio-sanitari e di assistenza alla persona in appalto, affidamento, concessione e/o accreditamento, sia pubblici che privati.

Motivazioni dello sciopero:

• Avviare un confronto sulla re-internalizzazione dei servizi pubblici in appalto o accreditamento, in particolare riguardanti Scuola, Sanità, CSE, CDD, RSA, RSD con il Governo e gli Enti Locali.
• Rivendicare un’equiparazione delle paghe e dei diritti contrattuali dei lavoratori e lavoratrici in appalto ai contratti del pubblico impiego.
• Contrastare la mercificazione del welfare e dei servizi sociali e il continuo peggioramento dei servizi (taglio delle rette per l’assistenza all’utenza, taglio delle risorse per l’assunzione del personale e per la messa in sicurezza dei servizi) e dei trattamenti economici e normativi di chi ci lavora.
• Richiedere il miglioramento rispetto alla precisazione e l’applicazione dell’art. 48 del Decreto “Cura Italia” affinché renda inequivocabile l’erogazione del 100% delle rette per gli utenti e la retribuzione di operatrici e operatori, anche in caso di sospensione o rimodulazione dei servizi.
• Richiedere un piano di investimenti per la messa in sicurezza dei servizi, sia dal punto di vista della manutenzione delle strutture, sia relativamente alle emergenze COVID-19 e all’utilizzo di DPI.
Si sollecitano le associazioni datoriali in indirizzo alla puntuale comunicazione dello sciopero alle proprie associate e consociate, al fine di ottemperare all’obbligo di informazione all’utenza e per la garanzia dei servizi minimi essenziali ai sensi delle norme che regolamentano la materia.


Bologna:

Nell’ambito dello sciopero degli operatori sociali venerdì 13 novembre, ore 9.45, presidio insieme a SGB in piazza Liber Paradisus (nuova sede del Comune di Bologna, vicina alla stazione ferroviaria).


Parma:

Unione Sindacale Italiana Parma

Via Testi 4 Parma

Usi-aitparma@libero.it

L’USI aderisce allo

SCIOPERO NAZIONALE

13 NOVEMBRE 2020

del personale educativo, degli operatori e operatrici sociali, indetto dalla Rete Nazionale Educatrici ed educatori insieme ad altre sigle sindacali.

Condividiamo le rivendicazioni della rete nazionale degli educatori e delle educatrici che lamentano la mercificazione del welfare e il continuo peggioramento dei servizi e si mobilitano per il superamento della frammentazione contrattuale; l’equiparazione delle paghe e dei diritti lavorativi ai contratti di pubblico impiego e il diritto alla salute e sicurezza all’interno dei Servizi.

Inoltre, anche in questa giornata vogliamo mobilitarci sulla mancata libertà di rappresentanza sindacale nelle coop. sociali, le quali, negando la piena agibilità sindacale alle sigle realmente presenti sul posto di lavoro, impediscono ai loro soci/e di avere il sindacato che scelgono, discriminando chi può avere comunicazioni e partecipare a trattative.

Il ricatto della mancata firma del CCNL non può cancellare la nostra presenza in azienda.

AUTORGANIZZIAMOCI!