Parma: ancora tagli all’integrazione scolastica

Il numero di alunni con disturbi dell’apprendimento, il numero di diagnosi legate alla legge 160 e alla legge 104, il numero di situazioni di disagio economico e sociale legate alle famiglie di alunni che frequentano la scuola dell’obbligo, sono tutti dati statisticamente in aumento negli ultimi anni.

Tutte queste componenti fanno significativamente parte delle problematiche che entrano in classe ogni giorno, classi con un numero di studenti che si avvicina a 30, dove inoltre è in aumento il fenomeno di presenze non italofone di recente immigrazione. E quali sono gli strumenti? Dentro l’aula ogni giorno, a gestire questa meravigliosa diversità, perchè non è di questo che ci lamentiamo, si trova un insegnante, affiancato talvolta da un insegnante di sostegno o un educatore, figure il cui ruolo è di sostegno e supporto alla classe per l’integrazione dell’alunno certificato secondo la legge 104. Non c’è altro. Il benessere scolastico e l’integrazione, col passare degli anni, si sono a ridotti all’equilibrio precario tra numero di ore di sostegno assegnate dal Provveditorato e numero di ore di educatore assegnate dal Comune. Dirigenti sempre chiamati a scegliere dove mettere tali ore sapendo che dandole ad uno la tolgono necessariamente ad un altro.
Oggi il nostro comune ci parla di tagli rimandati a settembre, dell’impossibilità di mantenere le già risicate ore di educatore scolastico per il prossimo anno. E tutto succederà d’estate mentre le scuole sono chiuse…
STIAMO PARLANDO DI ESSERI UMANI!
Non solo i bambini certificati lo sono, ma anche i loro educatori, docenti e compagni di classe che si relazionano con loro ogni giorno. Ogni classe è una fragile piccola comunità, come si può pensare di perseverare nei tagli, Ignorando totalmente qualsiasi principio di continuità didattica e relazionale, che per i fanciulli è necessariamente fonte di benessere?
IL PROBLEMA SONO I SOLDI? MA SE PER PIÙ DI 20 EURO DI PAGA ORARIA CHE IL COMUNE VERSA ALLE COOPERATIVE, NELLE TASCHE DELL’EDUCATORE NE ENTRANO SOLO 7!
Non si dica che è un problema di tasse e previdenza sociale! È evidente che qualcuno ci guadagna. Non ci è giunta voce di benefattori all’interno delle cooperative sociali, soprattutto tra i dirigenti.
SE IL PROBLEMA È L’ESTERNALIZZAZIONE (CHE COSTA SENZA MIGLIORARE IL SERVIZIO) ALLORA TORNIAMO ALLE ASSUNZIONI!
Oggi esistono decine di educatori formati, determinati, esperti, che dovrebbero poter avere una continuità lavorativa per il bene loro, per il bene dei ragazzi, per il bene della scuola e non ultimo per un risparmio collettivo.
MANCANO I FONDI? E PERCHÈ LE FASCE PIÙ DEBOLI DOVREBBERO PAGARE DUE VOLTE, CON PIÙ TASSE E MENO SERVIZI?
NO AI TAGLI! NO ALLA FORMAZIONE DI AULE SEPARATE IN CUI UN EDUCATORE ‘SORVEGLIERÀ’ GRUPPI DI STUDENTI!

Come USI facemmo già notare mesi fa la deriva che il Comune sta seguendo in parallelo con i gruppi appartamento per disabili, dove si raggrupperanno appartamenti, e quindi utenti, allo scopo di risparmiare sugli operatori, ignorando le esigenze e la storia dei singoli.
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LAVORARE IN COOP. SOCIALE OGGI

Riflessioni di un compagno di Parma

Lavorare in cooperativa sociale è sempre più difficile per un lavoratore. Se ha un’impostazione “di classe”, è roba da ufo.

Le cooperative sociali, nate negli anni ’80 per riempire, a volte in modo un po’ generoso e volontaristico, il progressivo smantellamento dello stato sociale, hanno effettivamente rappresentato una dimensione etica che rispecchiava una sensibilità sociale verso settori di popolazione ritenuti “svantaggiati”. Continue reading

DIAMO VITA AD U.S.I.-A.I.T. Educazione

EDUCATRICI ED EDUCATORI
OPERATRICI ED OPERATORI SOCIO-ASSISTENZIALI
LAVORATRICI E LAVORATORI DELLA SCUOLA
STUDENTESSE E STUDENTI

DIAMO VITA AD U.S.I.-A.I.T. Educazione!!!

Educatrici ed educatori, operatrici ed operatori socio-assistenziali, lavoratrici e lavoratori della scuola, studentesse e studenti, l’obiettivo dichiarato di questo invito e proposta è di esplorare concretamente la possibilità di dare vita, all’interno dell’Unione Sindacale Italiana – sezione dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori, ad un suo specifico settore Educazione. Dare vita quindi ad una U.S.I.-A.I.T.Educazione che sia espressione di un’organizzazione anarcosindacalista: libertaria per i suoi principi e finalità; sindacale per la sua organizzazione e modalità operativa. Un’organizzazione sindacale di classe, autonoma e indipendente da ogni partito politico e organizzazione religiosa. Un’organizzazione sindacale internazionalista, mutualista e solidarista.

Un’organizzazione sindacale che si strutturi su base autogestionaria e federalista. Continue reading

Parma: Disabili, tre gruppi appartamento verso lo spostamento

La sezione di Parma dell’USI-AIT esprime molta preoccupazione per le “voci” sempre più assordanti di uno spostamento di tre gruppi appartamento per disabili, oggi dislocati in quartieri diversi della città, su un unico pianerottolo condominiale.

Già l’anno scorso questa amministrazione provò una manovra simile rispetto al casermone da riempire di via Caseburi, poi vanificati dall’intervento dei familiari coinvolti, oggi purtroppo alcune di queste persone non hanno alcun familiare che si mobilita, e allora è bene che l’opinione pubblica venga informata. Continue reading

Cosenza – Scuola: NO al piano Renzi

Viviamo in una una società follemente competitiva, spietata, genuflessa al credo capitalista nonostante che la vita di tutti noi peggiori di giorno in giorno; in una società come questa la scuola deve restare baluardo dei valori di collaborazione, ascolto e comprensione reciproca, valori sempre vivi grazie a tanti insegnanti generosi e sensibili, curricolari e di sostegno, ed all’impegno di chi come noi opera nel sociale e, in particolare, nell’integrazione scolastica degli alunni disabili.

USI Cooperative Sociali sostiene senza riserve la lotta di USI-AIT Calabria

Per la Segreteria nazionale di USI-Cooperative sociali
Davide Milanesi Continue reading

Bologna: ancora diritti ignorati per motivi di bilancio

Un minore disabile che utilizza un deambulatore frequenta nel 2013 un Centro estivo di Bologna avvalendosi del trasporto comunale.

Lo stesso minore nel 2014 frequenta lo stesso Centro estivo con lo stesso deambulatore ma alla famiglia viene negato il servizio di trasporto per motivi di bilancio, benchè il Comune avesse garantito il trasporto a tutti i disabili dei Centri estivi.

Su invito del nostro collega Marco Martucci, socio-lavoratore della Cooperativa sociale Quadrifoglio, in cui è RSA, e dirigente provinciale dell’USB Privato di Bologna, la madre del minore ha chiesto altre due volte al Quartiere che fosse assegnato il trasporto ottenendo risposte negative.A questo punto il collega ha pubblicamente denunciato sul proprio blog il grave disservizio; dopo pochi giorni il Comune ha attivato il trasporto ma ha anche segnalato a Quadrifoglio il comportamento di Marco come deontologicamente scorretto e Marco ha ricevuto una contestazione di servizio!

NOI RITENIAMO IL COMPORTAMENTO DI MARCO DEONTOLOGICAMENTE ESEMPLARE

TUTTA LA NOSTRA SOLIDARIETÀ A CHI DENUNCIA LE INGIUSTIZIE

 Per la segreteria nazionale USI – AIT Cooperative Sociali

Davide Milanesi Continue reading